«CER», i vantaggi economici ed ambientali per cittadini e Pmi. Le strategie di «Sinloc» che si rivolge anche ai piccoli comuni
Le comunità energetiche stanno diventando una realtà, dal momento che rappresentano un fattore decisivo per raggiungere una relativa autonomia e stabilità energetica per i territori. Vale quindi la pena di capire cosa sono, anche perché costituiscono un’opportunità di risparmio e di vantaggi ambientali sia per famiglie e imprese che per il Paese.
Si tratta di entità giuridiche basate sulla partecipazione aperta da parte di utenti situati nel territorio di competenza di una stessa cabina di alta tensione. Le comunità energetiche coalizzano gli enti Locali, i cittadini e le PMI di una stessa area nella produzione, consumo e condivisione locale di energia elettrica. I benefici ambientali sono garantiti dal fatto che si utilizzano fonti rinnovabili, quali solare o eolico, da cui l’acronimo «CER», Comunità energetiche rinnovabili.
Nei processi di transizione energetica e di liberalizzazione del mercato elettrico le comunità energetiche rappresentano il primo tassello nel quadro del rinnovamento del sistema distributivo in Italia.
Tra le principali risorse finanziarie a disposizione delle «CER», è atteso il bando PNRR per i comuni sotto i 5.000 abitanti, che stanzia 2,2 miliardi per il supporto agli investimenti in queste iniziative. Oltre alle risorse che le Regioni stanno via via stanziando in quest’ambito attraverso appositi bandi.
Tra i protagonisti del settore c’è un operatore molto attivo anche al Sud come Sinloc Spa, nella cui compagine azionaria sono presenti undici tra le maggiori Fondazioni di origine bancaria. Sinloc ha come missione il sostegno allo sviluppo locale e si occupa di consulenza ed investimento in Italia e in Europa. Sinloc sta gestendo, da capofila del Consorzio europeo NESOI, la transizione energetica di decine di isole europee, attraverso soluzioni innovative in grado di garantire efficienza e risparmio. Tra queste isole, l’Italia è ben rappresentata, dalla Sicilia – con Catania, Messina, Lipari e Salina – alla Sardegna, con Cagliari e Carloforte, sull’Isola di San Pietro.
Tornando alle comunità energetiche, Sinloc ha di recente costituito una joint venture con Energy4Com, per offrire ai comuni italiani competenze nella progettazione, realizzazione e sviluppo di comunità energetiche rinnovabili. I servizi offerti dalla partnership coprono l’intero ciclo di programmazione e attuazione.
«L’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili è tra le priorità europee – dice Andrea Martinez, vicedirettore generale di Sinloc – e grazie ai fondi PNRR e agli incentivi previsti i Comuni, in particolare i piccoli Comuni delle aree interne, hanno la possibilità di ridurre i costi delle bollette, contrastare povertà energetica e spopolamento, contribuendo allo sviluppo dell’economia locale».
Sinloc ed Energy4Com stanno già supportando numerosi Comuni o aggregazioni sovracomunali come Unioni di comuni, Comunità montane e GAL, per attivare una rete di comunità energetiche sul territorio di riferimento. Come è il caso, per esempio, della Garfagnana con 14 comuni coinvolti nella creazione di una «CER» di area vasta o dell’area della Valsesia che unirà 24 comuni in un’unica comunità energetica.