Rimettere a nuovo un impianto fotovoltaico costruito anni fa e in stato di degrado per abbattere il consumo di energia da combustibili fossili e contribuire ad alimentare il desalinizzatore, garantire la fornitura continua di acqua grazie all’alimentazione da fonti rinnovabili del desalinizzatore.
Sono i fronti su cui si lavora alle Eolie con due studi di fattibilità differenti: uno a Lipari e l’altro a Salina. Lavori portati avanti grazie al supporto di Sinloc, nella cui compagine azionaria figurano 11 tra le maggiori fondazioni di origine bancaria. Sinloc si occupa di consulenza e investimento in Italia e in Europa: promuove lo sviluppo attraverso la realizzazione di infrastrutture, con studi di fattibilità, attività di assistenza tecnica e con investimenti in progetti di partenariato tra pubblico e privato.
Il progetto portato avanti alle Eolie si inserisce nell’ambito delle attività del progetto europeo Nesoi, acronimo di “New Energy Solutions Optimised for Islands”, di cui Sinloc è soggetto capofila: sono 54 in 11 Paesi europei i progetti selezionati perla transizione energetica delle isole.
«Abbiamo in portafoglio – racconta Andrea Martinez, vicedirettore generale di Sinloc e coordinatore del progetto Nesoi – progetti per i,6 miliardi di cui 600 milioni già cantierabili. Questi progetti che riguardano le isole hanno una straordinaria importanza perché ci permettono di creare dei modelli poi esportabili nella terra ferma».
In particolare la proposta che riguarda Lipari consiste in uno studio di fattibilità perla realizzazione di un nuovo impianto solare fotovoltaico di 6 MWp insieme a un accumulatore di energia e nel contempo lo studio di fattibilità valuterà la riconversione dell’impianto fotovoltaico esistente da 1,12 MWp su tre ettari in un impianto da 2,5 MWp. L’impianto dovrebbe essere connesso direttamente all’impianto di desalinizzazione esistente, cui fornirebbe il 40% del fabbisogno energetico.
Per quanto riguarda Salina lo studio di fattibilità tecnico-economica riguarda la costruzione di tre impianti di desalinizzazione, uno per ciascuno dei tre comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa. Prevista l’alimentazione elettrica degli impianti di desalinizzazione attraverso fonti rinnovabili, così come il recupero dell’energia dalle numerose cadute esistenti tra i serbatoi dell’isola, con l’uso di mini turbine, incastonate nelle tubature principali. Gli acquedotti municipali saranno ristrutturati, con il programma Green Islands PNRR mentre l’alimentazione degli impianti sarà assicurata da impianti fotovoltaici per coprire totalmente il fabbisogno energetico necessario alla desalinizzazione, oltre che dagli impianti elettrici esistenti di Enel che verranno alimentati da biodiesel.
Da Il Sole 24 Ore del 22 novembre 2022 – di Nino Amadore