STRATEGIA TERRITORIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE: 5 PROGETTI DALLA VALLE D’AOSTA AL LAZIO

By Sinloc SpA 2 Febbraio 2024
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Strategia territoriale: action plan per aggregazioni di enti locali

Dagli antichi generali greci (“strategos”), all’Arte della Guerra di Sun Tzu fino alla più recente Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, il concetto di strategia si è ampliato e sviluppato nel tempo, toccando ambiti che vanno dalla politica fino all’economia e alla gestione aziendale. La strategia respira a pieni polmoni non si ferma a singole azioni, guarda avanti, analizza il presente e anticipa le sfide future.

In un contesto territoriale come quello italiano, caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e un patrimonio di risorse culturali, storiche e ambientali inestimabile, strategie territoriali solide e condivise possono garantire la tutela di ecosistemi fragili, preservare l’attrattività di una regione e permettere una distribuzione più uniforme delle opportunità economiche.

Nell’ambito della pianificazione territoriale, la strategia diventa dunque un pilastro fondamentale per guidare lo sviluppo armonico di un’area: un concetto che negli ultimi sei mesi abbiamo fatto passare dalla teoria alla pratica in quattro diverse Regioni, nelle quali abbiamo affiancato aggregazioni di enti locali nella progettazione di action plan a sostegno dei futuri interventi.

  • Insieme all’Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin abbiamo sviluppato una Strategia Territoriale Integrata che delinea obiettivi e azioni per tutelare l’unicità del paesaggio e la qualità dei prodotti del territorio, incrementare i servizi per gli abitanti, accelerare la transizione energetica, aumentando la resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici. La Strategia, attraverso un’analisi del territorio e l’identificazione dei fabbisogni, con gli stakeholders locali e transregionali, ha definito un Piano di 28 azioni capaci di evidenziare e collegare i grandi elementi di attrattività disseminati nel territorio.
  • Nell’ambito del PR FESR 2021-27, la Regione Piemonte ha deciso di finanziare con oltre 131 milioni di euro 14 Aggregazioni Urbane del territorio e le rispettive Strategie Urbane d’Area (SUA), ovvero gli strumenti concepiti per promuovere e rafforzare l’attuazione di interventi integrati per l’attrattività turistica, la valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e architettonico e la coesione territoriale. Stiamo fornendo assistenza tecnica sia per l’Aggregazione Urbana del Braidese, formata da 5 comuni in provincia di Cuneo a cui sono stati assegnati oltre 7,2 milioni di euro, sia per l’Aggregazione del Canavese ed Eporediese, composta da 24 comuni torinesi e assegnataria di oltre 9,7 milioni di euro.
  • Su incarico di Bcc Pordenonese e Monsile, abbiamo definito l’Action Plan finalizzato a valorizzare 11 comuni del Medio Friuli con capofila il Comune di Codroipo. Il Piano ha individuato cinque azioni strategiche per favorire la mobilità lenta, promuovere il paesaggio e i numerosi elementi di prestigio del territorio, tra cui: Ville, Castellieri, itinerari storici e culturali. L’obiettivo della strategia è quello di porre basi solide per configurare progetti concreti, sostenibili e di impatto, favorendo sinergie tra i comuni e aumentando le loro possibilità di accedere a finanziamenti.
  • Importanti i risultati ottenuti anche dal GAL Vette Reatine, il cui Piano Strategico di Sviluppo Locale 2023-2027, a cui ha lavorato un team misto Sinloc e AS&P, partecipata strumentale del Gruppo, si è classificato primo nella graduatoria di Regione Lazio su un totale di 16 GAL partecipanti, ottenendo un finanziamento di oltre 4 milioni di euro. Le azioni programmate si concentreranno principalmente sui sistemi locali del cibo (distretti, filiere agricole e agroalimentari) e sull’offerta socio-culturale e turistico-ricreativa locale; un’opportunità importante per avviare interventi concreti a contrasto dello spopolamento dell’area.

Una strategia territoriale è dunque un processo dinamico che mira a guidare l’organizzazione di un’area, coordinando gli sforzi per ottenere sviluppo sostenibile e coesione sociale.

Non si tratta dunque di una mera formalità amministrativa, ma di uno strumento chiave per guidare lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale in maniera equa e bilanciata, ponendo particolare attenzione all’ascolto delle esigenze locali e coinvolgendo attivamente le comunità nel processo decisionale.

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