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ENERGIA GREEN NELLE EOLIE CON IL PROGETTO EUROPEO NESOI

22 Novembre 2022
Rimettere a nuovo un impianto fotovoltaico costruito anni fa e in stato di degrado per abbattere il consumo di energia da combustibili fossili e contribuire ad alimentare il desalinizzatore, garantire la fornitura continua di acqua grazie all’alimentazione da fonti rinnovabili del desalinizzatore. Sono i fronti su cui si lavora alle Eolie con due studi di fattibilità differenti: uno a Lipari e l’altro a Salina. Lavori portati avanti grazie al supporto di Sinloc, nella cui compagine azionaria figurano 11 tra le maggiori fondazioni di origine bancaria. Sinloc si occupa di consulenza e investimento in Italia e in Europa: promuove lo sviluppo attraverso la realizzazione di infrastrutture, con studi di fattibilità, attività di assistenza tecnica e con investimenti in progetti di partenariato tra pubblico e privato. Il progetto portato avanti alle Eolie si inserisce nell’ambito delle attività del progetto europeo Nesoi, acronimo di “New Energy Solutions Optimised for Islands”, di cui Sinloc è soggetto capofila: sono 54 in 11 Paesi europei i progetti selezionati perla transizione energetica delle isole. «Abbiamo in portafoglio – racconta Andrea Martinez, vicedirettore generale di Sinloc e coordinatore del progetto Nesoi – progetti per i,6 miliardi di cui 600 milioni già cantierabili. Questi progetti che riguardano le isole hanno una straordinaria importanza perché ci permettono di creare dei modelli poi esportabili nella terra ferma». In particolare la proposta che riguarda Lipari consiste in uno studio di fattibilità perla realizzazione di un nuovo impianto solare fotovoltaico di 6 MWp insieme a un accumulatore di energia e nel contempo lo studio di fattibilità valuterà la riconversione dell’impianto fotovoltaico esistente da 1,12 MWp su tre ettari in un impianto da 2,5 MWp. L’impianto dovrebbe essere connesso direttamente all’impianto di desalinizzazione esistente, cui fornirebbe il 40% del fabbisogno energetico. Per quanto riguarda Salina lo studio di fattibilità tecnico-economica riguarda la costruzione di tre impianti di desalinizzazione, uno per ciascuno dei tre comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa. Prevista l’alimentazione elettrica degli impianti di desalinizzazione attraverso fonti rinnovabili, così come il recupero dell’energia dalle numerose cadute esistenti tra i serbatoi dell’isola, con l’uso di mini turbine, incastonate nelle tubature principali. Gli acquedotti municipali saranno ristrutturati, con il programma Green Islands PNRR mentre l’alimentazione degli impianti sarà assicurata da impianti fotovoltaici per coprire totalmente il fabbisogno energetico necessario alla desalinizzazione, oltre che dagli impianti elettrici esistenti di Enel che verranno alimentati da biodiesel. Da Il Sole 24 Ore del 22 novembre 2022 – di Nino Amadore  
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SINLOC ALL’ ASSEMBLEA ANCI “LA VOCE DEL PAESE” CON STAND E WORKSHOP

2 Novembre 2022
Sinloc parteciperà alla trentanovesima Assemblea annuale ANCI, dal titolo “La Voce del Paese”, che si svolgerà a Bergamo dal 22 al 24 novembre presso il complesso fieristico della città. La società sarà presente all’evento tutte e tre le giornate, con uno stand che rappresenta l’offerta del Gruppo, dalle attività di consulenza e investimento di Sinloc alla Mediazione Creditizia di SinlocMC, dalle attività nel sociale di Open Impact a quelle nell’alimentare di CibuSalus. Verranno inoltre organizzati all’interno dello stand tre workshop, con la formula “Brunch da Sinloc”, finalizzati a condividere sfide, opportunità e buone pratiche di implementazione di programmi e progetti di impatto su tre ambiti tematici: Martedì 22 novembre ore 11.30-12.30: Focus su ENERGIA “Insieme ai territori verso la transizione energetica. Sfide e soluzioni del Gruppo Sinloc” Mercoledì 23 novembre ore 12.30-13.30: Focus su SOCIALE “Co-progettazione, co-programmazione e valutazioni di impatti a beneficio delle comunità. Come la sussidiarietà può migliorare gli impatti socioeconomici” Giovedì 24 novembre ore 11.30-12.30: Focus su RIGENERAZIONE URBANA “La rigenerazione nel PNRR. Soluzioni finanziarie e modelli innovativi per massimizzare gli impatti” Scarica il programma definitivo dei workshop programmati. Per fissare un momento d’incontro con gli esperti Sinloc e/o per confermare la presenza a uno o più workshop, scrivere a: assemblea.anci@sinloc.com Per restare aggiornato sulle iniziative Sinloc collegate all’ Assemblea ANCI segui i nostri account social LinkedIn e Twitter.
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AL VIA GEV, LA SOCIETA’ GREEN ENERGY VECTOR PER IL BIOMETANO

1 Novembre 2022
Al via GEV, la società Green Energy Vector neocostituita per operare nel settore del biometano. La nascita di Green Energy Vector (GEV)  ha come obiettivo lo sviluppo, il finanziamento e la gestione di una rete di impianti a biometano da sottoprodotti agricoli e zootecnici. La produzione del biometano svolge un ruolo primario nel processo di transizione energetica italiano ed europeo e rappresenta una soluzione eco-sostenibile per uscire dalla dipendenza delle energie fossili. Green Energy Vector mira a realizzare nel medio periodo dieci impianti da quattro milioni di metri cubi annui ciascuno, dislocati prevalentemente nel centro-sud Italia. Questo consentirebbe a ben 40mila famiglie italiane di riscaldarsi e cucinare grazie al biometano GEV. Il biometano è prodotto dalla lavorazione del biogas, che a sua volta è generato dalla fermentazione in assenza di ossigeno di materiali residui di origine organica, animale o vegetale. L’intero processo avviene in ambienti a temperatura controllata, ad opera di microrganismi attivi che convertono la materia prima in biogas, costituito per il 50-70% da metano. L’Italia ha le potenzialità per coprire, grazie al biometano, il 10% del fabbisogno di gas naturale. La produzione di biometano corrisponde agli obiettivi di politica energetica del Paese e GEV è consapevole di poter contribuire sia a promuovere lo sviluppo di economie circolari che a diminuire la dipendenza dal metano di importazione, in un momento di grande difficoltà per il Paese.
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ANTONELLA SCOTESE NUOVA AREA MANAGER SINLOC A ROMA

28 Ottobre 2022
Antonella Scotese è la nuova Area Manager a Roma di Sinloc, socia fondatrice e amministratrice di AS&P Advisor srl, assume questo ruolo anche a seguito dell’ingresso di Sinloc nel capitale di AS&P Advisor, di cui Antonio Rigon, amministratore delegato di Sinloc, è diventato Presidente. Laureata in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e Istituzioni Internazionali presso l’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, ha maturato oltre 22 anni di esperienza in primarie società di consulenza attive a livello nazionale e mondiale. Ha supportato numerose Amministrazioni Pubbliche (Ministeri, Regioni e Comuni) nella programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle politiche di sviluppo. Ha lavorato alla creazione e sviluppo di strumenti finanziari (Fondi garanzia e prestiti, Fondi per lo sviluppo locale, la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico, Microcredito) e alla sperimentazione di strumenti per l’innovazione sociale. Per oltre dieci anni è stata direttore di una multinazionale della consulenza, responsabile per l’Italia di un team specializzato in servizi per la ricerca, acquisizione e gestione di fondi pubblici addizionali e fundraising a favore di società pubbliche e private. Docente in Master su Europrogettazione, finanza di impatto e Fondi Strutturali e le politiche di investimento pubblico – privato per il Sole24ore e numerosi Enti pubblici. Dalla sede di Roma, anche tramite la AS&P Advisor, Antonella Scotese seguirà lo sviluppo commerciale di Sinloc, in particolare nel Lazio ed in Umbria, per promuovere lo sviluppo locale soprattutto attraverso la realizzazione di infrastrutture, con studi di fattibilità, attività di assistenza tecnica e con investimenti in progetti di Partenariato Pubblico Privato.
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CON ITALMERCATI PER LO SVILUPPO DELLA LOGISTICA AGROALIMENTARE

12 Ottobre 2022
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha stanziato 150 milioni di euro nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo” a favore dello sviluppo della capacità logistica dei mercati agroalimentari all’ingrosso. È un risultato importante fortemente voluto da Italmercati, la rete d’imprese che raggruppa oltre 20 mercati ortofrutticoli in Italia, ottenuto anche grazie al supporto di Sinloc che ha accompagnato Italmercati nell’individuare leve strategiche per lo sviluppo della filiera agroalimentare e della logistica nazionale, con benefici per collettività. Sinloc ha predisposto piani di sviluppo, mappando non solo le esigenze ma anche le potenzialità di tutti i mercati afferenti alla rete d’imprese. Il decreto ha il merito di riconoscere ai mercati agroalimentari il ruolo di soggetti strategici per l’economia e la logistica italiana, finanziando, con risorse a fondo perduto, progetti con un importo complessivo tra i 5 e i 20 milioni e un ammontare delle agevolazioni concesse non superiore a 10 milioni. Tra gli obiettivi principali delle iniziative in cantiere spiccano: l’efficientamento energetico e la riduzione degli impatti ambientali, il miglioramento della capacità commerciale e della logistica e un rafforzamento della sicurezza delle infrastrutture mercatali. A breve è prevista la pubblicazione del bando che consentirà ai mercati all’ingrosso di candidare i propri progetti per l’accesso ai fondi a disposizione. Sinloc è orgogliosa di aver contribuito al raggiungimento di questo traguardo fondamentale per uno sviluppo efficiente e sostenibile della filiera e della logistica agroalimentare.
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CAMBIARE È POSSIBILE CON PROGETTI CREDIBILI CHE RISPETTANO TEMPI, REGOLE E LINEE DEL PNRR

28 Settembre 2022
Di seguito l’intervista ad Antonio Rigon, Amministratore Delegato Sinloc SpA pubblicata su Verità&Affari del 28 settembre 2022 Parla l’esperto «Cambiare il Pnrr è possibile Ma regole e tempi vanno rispettati» di Maurizio Cattaneo Che succederà al Pnrr? Ora che Giorgia Meloni ha stravinto le elezioni, potrà davvero cambiare la destinazione dei miliardi provenienti da Bruxelles o l’Italia rischia lo scontro con l’Ue ed il blocco dei fondi? Lo abbiamo chiesto ad un super tecnico, Antonio Rigon, amministratore delegato di Sinloc, società controllata da undici tra le maggior Fondazioni bancarie nazionali, e uno dei leader della consulenza per il Pnrr a livello europeo soprattutto nel settore della transizione energetica (tra i caposaldi del piano). Dottor Rigon, arrivati a questo punto è davvero possibile cambiare il Pnrr? C’è chi invoca la regola secondo cui di fronte ad eventi straordinari, come la guerra in Ucraina, si può rivedere tutto. Altri lo negano. «Il Pnrr è un documento programmatico che ha già chiaramente identificate le “missioni” che deve svolgere. Linee guida approvate dall’Ue e strettamente legate all’apertura dei finanziamenti. Questo è il primo punto. Poi occorre chiarire che circa il 60 70% dei fondi è già stato impegnato. Detto questo i margini di manovra, a talune condizioni, comunque ci sono» Dunque una bella fetta del Pnrr è in pratica intoccabile. Ma c’è il resto. Si tratta comunque una valanga di soldi. «In quanto ai fondi che non sono stati ancora né allocati né impegnati, in effetti appare potenzialmente possibile definire priorità diverse e rivedere le modalità di utilizzo. Ma bisogna rimanere tassativamente nel solco delle “missioni” concordate. E poi c’è la questione dei tempi». I tempi? «Bisogna agire velocemente e con progetti di qualità, ben sviluppati e dall’evidente creazione di valore sui territori. Ci sono traguardi e obiettivi da raggiungere e i fondi arrivano in base allo stato di avanzamento dei lavori». Cambiare rotta significa per forza allungare i tempi? «Io ricordo a tutti che il Pnrr prevede dei limiti temporali entro i quali effettuare gli investimenti. Entro giugno 2026 i soldi dovranno essere spesi bene. Lo ripeto: l’erogazione dei fondi è legata alla validità dei progetti presentati e al loro impatto sui territori, che deve essere sostenibile. E tutto ciò fatto in tempi certi. Un iter ben diverso rispetto al passato». In che senso?» «In passato, l’Unione europea seguiva lo schema della rendicontazione finanziaria e amministrativa, legando la concessione delle risorse all’attestazione delle spese sostenute. Questo generava una dispersione in mille rivoli, spesso senza arrivare in fondo». In effetti l’Italia è famosa per essere il Paese che non riesce a spendere tutti i fondi che l’Ue mette a disposizione. «E’ vero, l’Italia è nelle ultime posizioni per impiego di fondi comunitari». Ma allora cosa si deve fare? «Le faccio un esempio . Bisogna in primis, limitare le erogazioni a fondo perduto per interventi in settori, come l’energia, nei quali si può procedere con il partenariato pubblico-privato o con fondi pubblici rotativi, in modo da minimizzare gli sprechi e attivare un circolo virtuoso di investimenti». Altri consigli? «Bisogna attivare piattaforme di
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ATTENZIONE ALLE FALSE OFFERTE DI LAVORO ONLINE

27 Settembre 2022
Negli ultimi giorni ci sono giunte segnalazioni in relazione alla diffusione di false offerte di lavoro a nome Sinloc; i contratti in questione prevedono prestazioni professionali nell’area del customer care. Sinloc è del tutto estranea a questi annunci. Purtroppo questo genere di truffe sono estremamente diffuse e in alcuni casi molto sofisticate: il truffatore contatta la vittima via email o social network (prevalentemente LinkedIn) al fine di ottenere informazioni sensibili o denaro. Vi invitiamo dunque a prestare la massima attenzione alla fonte della richiesta prima di fornire i propri dati personali o bancari, copie di documenti d’identità e a verificare sempre il sito web del presunto datore di lavoro e le informazioni di contatto prima di sottoscrivere accordi. In particolare sottolineiamo che: Pubblichiamo le posizioni lavorative aperte solo sul nostro sito alla pagina Carrers, all’interno del profilo LinkedIn aziendale e, limitatamente alle offerte di tirocinio, nei siti delle Università partner Utilizziamo solo indirizzi email che terminano con @sinloc.com Selezioniamo i candidati tramite colloqui online e/o in presenza (i contatti non avvengono mai solo via email) Non richiediamo mai denaro o dati bancari personali Sinloc si sta attivando presso le autorità competenti al fine di tutelare la propria immagine e quella dei propri collaboratori, affinché questi episodi non si ripetano ancora.
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SINLOC PARTNER DEL PROGETTO EUROPEO SPIRIT PER IL RISCALDAMENTO INDUSTRIALE SOSTENIBILE

20 Settembre 2022
Cambiare le regole del gioco: il progetto europeo SPIRIT per il riscaldamento industriale sostenibile SPIRIT è il nuovo progetto Horizon EUROPE, di cui Sinloc è partner insieme ad altre 17 organizzazioni provenienti da tutta Europa, mira a rendere le pompe di calore la prima tecnologia di riscaldamento per l’industria entro il 2030. Il settore industriale è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra e la decarbonizzazione è l’unico modo per raggiungere gli obiettivi europei legati al cambiamento climatico. Il riscaldamento industriale è un tema estremamente sfidante in quanto molte industrie necessitano di alte temperature per poter produrre. Il progetto SPIRIT, che ha preso avvio lo scorso primo settembre, accoglie questa sfida, testando tre tecnologie a pompa di calore su larga scala (0,7 – 4 MW) e ad alta temperatura (140 º C -160 º C), in Norvegia, Belgio e Repubblica Ceca, nel settore dell’industria alimentare e cartaria. Il team di SPIRIT studierà inoltre soluzioni per migliorare le prestazioni tecniche ed economiche delle tecnologie ed in particolare approfondirà metodologie di riutilizzo virtuoso del calore di scarto nella produzione di calore, dimostrando che una pompa di calore può fornire tre volte tanto calore quanto consuma in energia. Il progetto studierà anche l’integrazione operativa della pompa di calore con i sistemi solari termici. “Introdurre le pompe di calore nel cuore del sistema industriale europeo sarà una vera rivoluzione – ha commentato Simon Spoelstra, coordinatore del progetto SPIRIT – L’Europa ci chiede di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, con l’obiettivo di diventare carbon-neutral entro il 2050. La decarbonizzazione del riscaldamento industriale attraverso l’introduzione di pompe di calore ad alta temperatura rappresenta una soluzione efficace che il progetto SPIRIT mira a far diventare realtà.” Il progetto prevede anche lo sviluppo di modelli economici e accordi contrattuali innovativi e lo studio di come gli stessi possano aumentare l’impatto positivo delle pompe di calore industriali; sarà questo l’ambito di lavoro del team Sinloc che proporrà soluzioni sostenibili, grazie alla sua lunga e diversificata esperienza nella pianificazione economico-finanziaria. I 17 partner saranno inoltre impegnati in azioni di sensibilizzazione e divulgazione su costi e benefici legati ad una riqualificazione delle tecnologie di riscaldamento industriale, in un’ottica di riduzione dei costi energetici e delle emissioni di gas serra. Il progetto, coordinato dalla Netherlands Organisation for Applied Scientific Research (TNO), riunisce organizzazioni provenienti da otto diversi paesi con un’ampia e diversificata esperienza in diversi campi: dal design alla produzione e dalla ricerca alla finanza. L’obiettivo finale del progetto, che durerà tre anni e mezzo, consiste nel far sì che le pompe di calore industriali diventino la tecnologia di riferimento, soddisfando la domanda di calore del settore manifatturiero per temperature superiori ai 160°C entro il 2030.
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REGGIA DI CASERTA: NASCE L’HUB CULTURALE E CREATIVO CHE VALORIZZA IL TERRITORIO

5 Agosto 2022
Il progetto “Reggia in Arte e Design” comincia a prendere forma, anche grazie agli incontri organizzati con Istituzioni, gli Enti di formazione e aziende della filiera culturale e creativa del territorio, che saranno protagoniste della nascita di un nuovo polo culturale e creativo all’interno della Reggia di Caserta. Nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, la Reggia di Caserta ha infatti ottenuto un finanziamento da 5,2 milioni di euro finalizzato al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’ex Convento dei Passionisti, situato all’intero del Parco Reale, e di alcuni ambienti del Palazzo Reale. Gli spazi riqualificati daranno vita ad un hub culturale dedicato alla sperimentazione e alla creatività nell’ambito della moda, del design, dell’artigianato e dell’oreficeria. Sinloc, in partnership con Gnosis Progetti e Innovus Ingegneria, sta lavorando ad una proposta strategica che coniughi il restauro architettonico ad un’efficace pianificazione economico-culturale. Il progetto valorizza la Reggia, la sua storia e il legame con il territorio. Antichi mestieri  e digital manufacturing convivono in armonia: ne nascono spazi espositivi e di vendita dei prodotti realizzati, servizi complementari come la foresteria e aree di coworking. L’ascolto degli stakeholder è stato un passaggio importante per far emergere le principali esigenze del tessuto economico locale e le potenzialità che gli Enti e le Istituzioni possono mettere in campo attivando specifiche sinergie, al fine di amplificare la rilevanza del progetto non solo a livello locale. Riportare la produzione creativa, la sperimentazione e l’accoglienza, che ha reso grande la corte borbonica, all’interno della Reggia patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, sono gli obiettivi sfidanti di questa iniziativa che si propone dare visibilità al sistema imprenditoriale locale e contestualmente favorire lo sviluppo di reti a sostegno della crescita economica del territorio.
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